corso di formazione al PROGRAMMA BRIGHT START Educazione Cognitiva Precoce secondo il Modello Feuerstein
BOLOGNA: 22-23 marzo, 4-5-6 aprile 2014
Destinatari: logopedisti, psicologi, terapisti della riabilitazione, educatori,pedagogisti, insegnanti di scuola d’infanzia e primaria, insegnanti specializzati per il sostegno.
crediti ECM per logopedisti, psicologi, medici, infermieri, TNPPE, educatori professionali, tecnici riabilitazione psichiatrica, terapisti occupazionali.
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COS’E’ IL BRIGHT START?
Il BRIGHT START è un programma cognitivo sviluppato dal Prof. Carl Haywood e dalle colleghe Penelope Brooks e Susan Burns alla Vanderbilt University negli Stati Uniti alla fine degli anni ’80. Le basi teoriche del Bright Start fanno riferimento ai contributi di Piaget, Vygostsky, Feuerstein e Haywood.
Il Bright Start può essere utilizzato in ambito scolastico e in ambito riabilitativo:
- in ambito scolastico è utilizzabile per le classi di scuola dell’infanzia e per il primo biennio delle elementari, affiancando i contenuti del normale programma curricolare.
- in ambito riabilitativo facilita l’intervento nel caso di bambini con difficoltà di apprendimento, disabilità cognitiva e disturbi emotivi; viene inoltre utilizzato con bambini le cui difficoltà possono avere origine da uno svantaggio sociale e linguistico che potrebbe collocarli come bambini “a rischio”
Attraverso attività di gioco, strutturate in piccoli gruppi, l’intervento stimola: – processi di pensiero logico e abilità di problem solving – abilità sociali come l’autocontrollo, la responsabilità, la condivisione – abilità motorie, verbali, uditive – motivazione intrinseca all’apprendimento – trasferibilità degli apprendimenti ad altri contesti
Il Bright Start permette a bambini di diversi livelli di abilità di interagire e di sviluppare pienamente il loro potenziale. Il Bright Start prevede inoltre un coinvolgimento dei genitori attraverso attività specifiche in ambito quotidiano.
Le lezioni del Bright Start sono organizzate in 7 unità:
1. Controllo di sè 2. Relazioni quantitative 3. Confronti 4. Cambiamento di ruolo 5. Classificazioni 6. Seriazioni 7. Caratteristiche distintive
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